È il modo di educare che va rivisto

educazione formazione genitorialità consapevole leadership Mar 20, 2018

Non è mai troppo presto per educare il bambino all'obbedienza, dicevano gli educatori di un tempo (e molti lo pensano anche oggi...).

La vecchia pedagogia gode di una folta serie di strumenti per raggiungere questo scopo… dai mezzi coercitivi "più fisici" (percosse, et cetera) a quelli più sottili, di natura psicologica.

Un tempo, e purtroppo ancora oggi, nel bambino volontà e idee personali erano/sono considerati una forma di testardaggine da combattere con ogni mezzo.

La sua vitalità va annientata. Deve imparare a seguire non se stesso ma qualcun altro.

Deve essere un bravo bambino e non dare problemi!

Altrimenti…

Ecco… senza andare troppo indietro nel tempo… gli ultimi tre secoli sono stati letteralmente dominati da questa ideologia pedagogica…

E questo è purtroppo diventato sinonimo di "educazione"...

Pensa a come sono cresciuti i nostri bisnonni… i nostri nonni… i nostri genitori… e molti di noi…

Purtroppo, questa tematica non gode di molta attenzione… nel senso che educatori, pedagogisti, psicologi (per fortuna non tutti) hanno studiato teorie trite e ritrite di un pensiero che personalmente considero assolutamente deviato e continuano a riproporle a tutt'oggi, come fosse la normalità.

E così, ancora nel ventunesimo secolo, si parla ancora di capricci… si parla ancora di sfide e di provocazioni del bambino piccolo nei confronti dei genitori… del fatto che esista un cattivo lattante...

Proprio ieri, ho visto un video dove una psicoterapeuta parlava di ciò e spiegava come comportarsi... sostenendo che bisogna limitare qui e là, e pure dicendo che spesso il bambino si dispera senza motivo.

Ora, l’attento osservatore che non si è lasciato condizionare dalla valanga di teorie assurde sull’argomento, potrà notare che il bambino non si dispera mai senza motivo e non è un piccolo tiranno malvagio che vuole ingannare o manipolare l’adulto… (e per la cronaca, non esiste un cattivo lattante!).

Tutto il contrario semmai!

Il bambino cerca di comunicare i suoi reali bisogni come può, tutto qui!

E l’adulto dovrebbe ascoltarlo e cercare di comprendere quali sono questi bisogni per poter rispondere nel modo più adeguato…

E invece cosa succede?

A causa delle teorie di cui siamo letteralmente vittime… e degli esperti del vecchio che continuano a evangelizzarle, inizia una vera e propria lotta di potere…

L’adulto si impone… e chi ne fa le spese è ovviamente il bambino… che verrà sottomesso alla volontà dell’adulto...

Non si parte mai dal punto di vista che anche il bambino ha una sua volontà personale e che sta sviluppando la sua identità e carattere e va aiutato in questo, e non combattuto.

Non gli si permette di crescere e sviluppare la sua individualità liberamente, senza interferenze, come dovrebbe essere.

Al contrario, la sua libera espressione viene soffocata ed è proprio così che svilupperà una falsa immagine di sé, con tutti i problemi del caso… che lo accompagneranno in età adulta… e se non risolti, fino alla fine dei suoi giorni.

È anche in questo modo, con "trattamenti" di questo tipo, che si creano le premesse affinché la persona possa poi vivere in una dittatura senza soffrirne… anzi, identificandosi e applaudendola. Questo lo spiega molto bene Alice Miller nel suo libro La persecuzione del bambino: "La soppressione della libertà e la costrizione all’adattamento non hanno inizio in ufficio, in fabbrica o nel partito, bensì già nelle prime settimane di vita."

È proprio per questo motivo che ci ritroviamo in un mondo di persone totalmente incapaci di pensiero critico e indipendente (e creativo!)… senza una volontà propria e che non sanno fare altro che seguire gli ordini senza mai metterne in discussione i contenuti, semplicemente perché si tratta di ordini! (è interessante notare che era proprio questa la linea di difesa dei gerarchi nazisti al processo di Norimberga: "Abbiamo semplicemente eseguito gli ordini!". E effettivamente è proprio quel che hanno fatto. Questi uomini sono stati educati sin dalla culla, in modo rigido e severo, a eseguire gli ordini ed è quello che hanno fatto per tutta la loro vita... e già questo dovrebbe portarci a mettere in discussione questo approccio all'educazione).

Un mondo di soldatini!

Tutto ciò parte dalle premesse errate sulla natura umana… da quelle teorie che abbiamo abbracciato e tanto fatichiamo a mettere in discussione… senza renderci neanche conto che tutto questo è altamente controproducente e limitante non solamente per l’individuo, ma per la famiglia, la società, le imprese, il mondo intero in termini di crescita, progresso, evoluzione.

Assurdo dunque continuare a puntare il dito contro le nuove generazioni, contro i giovani.

I riflettori vanno puntati sul modo di educare e su quella vecchia ideologia pedagogica da rivedere totalmente.

 

PS. Il concetto è molto semplice: ognuno deve seguire la sua Chiamata. Ogni bambino è un leader, e questo a livello educativo stravolge i parametri a cui siamo stati abituati attraverso la nostra formazione, istruzione e cultura. Infatti, si tratta di un cambio di paradigma non indifferente e implica seguire il bambino, consapevoli del fatto che egli ha una sua volontà personale e sappia cosa è meglio per lui, piuttosto che dirigerlo e indirizzarlo dove e come vogliamo noi. Noi infatti non conosciamo la sua vocazione e non sappiamo qual è la speciale funzione che egli sarà chiamato a compiere, dunque non possiamo insegnargli a diventare questo o quello, ma la soluzione migliore è seguirlo e permettergli di essere e divenire liberamente ciò che è. I bambini hanno una innata capacità di auto-apprendimento e vanno supportati a realizzare ciò che vogliono, piuttosto che interferire continuamente nella loro vita, in quanto questo è l’errore fondamentale alla base di tutti i problemi.

La società moderna non insegna ai bambini a pensare... ma a cosa pensare! Il risultato lo si può vedere a occhio nudo. L'intento di questo libro è dunque quello di spiegare, in modo semplice e facilmente comprensibile i meccanismi del pensiero e condividere delle efficaci strategie e tecniche per poter utilizzare al meglio questo favoloso strumento; contribuendo così al percorso evolutivo del lettore verso la realizzazione del sogno che porta nel cuore: della propria immagine divina. È dedicato ai Millennials, ai bambini di ogni età… e ovviamente a tutti i genitori, che sono invitati a insegnare l'arte di pensare bene ai loro figli (leggi l'estratto del libro su questo link).

 

Photo by Daniel Cheung on unsplash

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