Economia e lavoro: serve una nuova mentalità

leadership Dec 04, 2017

Siamo nel ventunesimo secolo. La rivoluzione post-industriale è qui. La tecnologia ha fatto passi da gigante… ma la nostra mentalità è rimasta ferma ai tempi della pietra.

La mentalità industriale continua a dominare in molti settori.

Si guarda solo al corto termine.

Solo al profitto.

La situazione che si crea è dunque la seguente:

  • Molte imprese offrono lavoro retribuito con il minimo indispensabile (e talvolta neppure quello).
  • Molti candidati sono disposti ad accettare qualsiasi impiego, una paga minima e condizioni pessime pur di lavorare.

Troppe imprese, e troppe persone se per questo, sono vittime di questo capitalismo decisamente predatorio.

Le persone in cerca di lavoro vengono spesso assunte in base al loro costo.

Requisiti principali?

Lavorare tanto, pretendere poco o niente.

Il problema di fondo, secondo me, è che il senso della vocazione è andato completamente perduto. Le aziende assumono solo sulle basi dei costi, e la maggior parte delle persone aspetta di essere scelta, non avendo uno scopo per vivere.

Una cosa molto importante da tener presente è però che se noi non abbiamo uno scopo nella vita, o se qualcosa non ci permette di essere e manifestare liberamente noi stessi, e di funzionare intenzionalmente verso la nostra auto-realizzazione, le nostre energie si possono trasformare in una forza altamente (auto) distruttiva: infatti, l’inibizione della propria libera espressione, l’incapacità di manifestare ed esprimere liberamente e adeguatamente se stessi conduce alla frustrazione, ed a rivolgere le proprie energie psichiche contro di sé, influenzando negativamente tutto ciò che l’individuo è e fa.

Questo è il problema di fondo della nostra società moderna.

Oggi però tutto sta cambiando. Vi è stata una vera e propria rivoluzione nel modo in cui comunichiamo fra esseri umani.

Internet ha rivoluzionato tutto e siamo appena agli inizi. Molto cambierà ancora nei prossimi anni. Anche quelli che credevano fossimo giunti all'apice dello sviluppo tecnologico si stanno rendendo conto di essersi sbagliati: siamo infatti agli albori!

Quel che è importante è renderci conto che siamo in una nuova economia che non premia più obbedienza e docile, bensì creatività, coraggio, audacia, iniziativa, imprenditorialità, leadership.

Stiamo attraversando un periodo di grandiosi cambiamenti e transizione.

Questa nuova economia ha portato con sé molta destabilizzazione, questo è certo… ma anche moltissime nuove opportunità. Le opportunità sono moltissime (anche se sfuggono a quella vecchia mentalità industriale che difende lo status quo a denti stretti ed a coloro che non sono disposti ad abbracciare il cambiamento).

Insomma, detto molto semplicemente, non è adesso il momento di aspettare che qualcuno ti dica cosa fare…

Non è adesso il momento di comportarti come se fossi ancora sui banchi di scuola e devi alzare la mano anche per andare in bagno… Non è di certo adesso il momento di conformarti alle aspettative di altre persone… o della società… Adesso è il tuo turno!

Cosa stai aspettando?

 

 
Photo by William Iven on unsplash
 

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