Educati dal piccolo schermo?

educazione formazione leadership Jan 05, 2018

Ieri stavo parlando con mia moglie del tema TV.

Vi sono molti genitori che si chiedono quanto sia il tempo giusto per lasciare i bambini davanti alla televisione... e sono molte le persone che lasciano dei bambini di neanche due anni per un’ora e mezza al giorno davanti allo schermo… In molti altri casi, il piccolo schermo di casa è praticamente sempre acceso… e questo, secondo me, è decisamente troppo.

Noi la televisione abbiamo scelto di eliminarla del tutto da qualche anno. Entrambi la pensiamo allo stesso modo: ci piace guardare un bel film ogni tanto, ma non troviamo un senso nello stare ore e ore appiccicati al piccolo schermo. Lo consideriamo tempo sprecato, investito male.

È infatti bizzarro che molte persone si lamentano di non avere sufficiente tempo a disposizione per fare ciò che vorrebbero, ma poi dalle più recenti statistiche emerge che mediamente un adulto passa più di due ore al giorno davanti alla televisione.

Dai più recenti dati raccolti da Agcom e Eurispes si possono notare dei dati allarmanti per quanto riguarda i bambini: la media delle ore passate a consumare contenuti televisivi è 3-5 ore al giorno! Senza poi contare pc, tablet, smartphone.

Come consigliano anche le varie associazioni di pediatri, sotto i due anni lo schermo è altamente sconsigliato. Dai tre ai cinque anni cartoni animati, video, film di qualità vanno bene ma con moderazione.

Negli ultimi anni sono stati condotti degli studi i cui risultati sembrano sostenere che l'uso della tecnologia non abbia grossi effetti negativi, ed effettivamente (come in tutte le cose) dipende dall'uso che ne facciamo, ma per esperienza personale con i miei figli posso dire che il consumo passivo di contenuti (che sia pc, smartphone, tablet, tv) li rende più agitati e nervosi, mentre quando si dedicano ad altre attività questo non accade.

Vi è inoltre da dire che presso le grandi aziende e multinazionali che lavorano nel campo della tecnologia vi sono dei team di esperti che lavorano incessantamente per rendere la tecnologia, le varie app ecc. più appetibili per i giovani, e creare dipendenza intenzionalmente. Negli Stati Uniti, una cinquantina di psicologi hanno scritto all'American Psychological Association per denunciare queste pratiche decisamente poco etiche.

È dunque importante tener presente di tutti questi fattori, e del fatto che la tecnologia può creare una fortissima dipendenza, alla stregua di alcol, droga, pornografia, ludopatia.

Sia ben chiaro, non sto demonizzando la tecnologia. Anzi. Credo che sia uno strumento favoloso, e sono assolutamente contrario ai divieti. Pc, smartphone, tablet ecc. sono gli strumenti della nostra cultura e ci offrono delle opportunità straordinarie, è fondamentale che impariamo anzitutto a relazionarci positivamente con la tecnologia.

Dovremmo infatti usarla la tecnologia, non farci usare da lei.

E questo non riguarda solo i bambini. Noi adulti non siamo molto disciplinati in tal senso. Mediamente controlliamo il telefono più di cento volte al giorno (!). Siamo sempre con il telefono a portata di mano e spesso dimentichiamo che i bambini prendono esempio dal nostro comportamento...

Per ritornare sull'argomento televisione (ma possiamo includere tranquillamente anche internet in questo discorso), non è un mistero che oggi bambini e adolescenti di ogni età passano moltissime ore in assenza dei genitori (anche se fisicamente sono presenti…), spesso in compagnia di uno schermo.

Vengono letteralmente educati dalla televisione.

O forse sarebbe più corretto dire: ipnotizzati!

A questo proposito, è bene ricordare che la TV è uno strumento della propaganda, che serve per comunicare alla masse disseminando informazioni controllate… e che oggi, nei mass-media (e non solo), la propaganda è sistematica, dai cartoni animati ai film di Hollywood, dalla meteo alle news.

Moltissimi studi e ricerche sottolineano l’impatto negativo del piccolo schermo. Fra le più comuni critiche troviamo la distorsione della realtà e la creazione di una realtà fittizia nell’immaginario individuale/collettivo (fra fiction e reality show), l’istigazione alla violenza, l’incoraggiare una sorta di fuga dalle proprie responsabilità, il consumismo, et cetera.

Film violenti, dell’orrore, o equivoci sono la norma. Le news offrono solo ed esclusivamente notizie di guerre e fatti di sangue, e informazioni (spesso e volentieri) manipolate. E molti non si rendono conto che assorbire questo genere di informazioni quotidianamente ha un effetto assolutamente nefasto sui propri stati d’animo e mentali (che, ricordo, governano la nostra realtà di tutti i giorni!).

Per concludere, dobbiamo anche ricordarci che le in-formazioni di cui ci nutriamo hanno un enorme potere su di noi. Non sono mai neutre, quando le accogliamo prendono una forma dentro di noi: la forma di idee, opinioni, credenze, convinzioni che diventano ben presto i nostri padroni essendo la nostra realtà di vita l’esatto riflesso del nostro sistema di credenze.

Il mio umile consiglio è dunque quello di spegnere la televisione e limitare l'utilizzo della tecnologia, in generale, e investire il proprio tempo in modo più intelligente e costruttivo.

 

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L'unica certezza è il cambiamento, e nella caotica complessità del mondo moderno è alquanto facile distrarsi, perdersi e lasciarsi sfuggire le opportunità di realizzazione che questa nuova economia offre. Per questo motivo, è davvero importantissimo essere molto chiari su quel che si vuole, raffinare le proprie doti di leadership e creare la propria realtà di vita attorno alle proprie priorità per realizzare chi si è e ciò che si vuole veramente fare — il proprio vero scopo. Il fine di questo libro è proprio quello di supportarti in questa impresa (leggi l'estratto del libro su questo link).

 

Photo by Sven Scheuermeier on unsplash

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