Genitorialità e bambini: la nostra cultura deve cambiare

formazione leadership Nov 29, 2017

A causa della nostra forte adesione sovra-personale al sistema di credenze che ci governa, e che condividiamo a livello collettivo, abbiamo co-creato un mondo che funziona al contrario.

In passato, la creatività (oggi considerata la qualità di leadership più importante) è stata relegata agli artisti e ai poeti.

L'educazione, “scaricata” sulle scuole...

Ai bambini non è mai stato permesso essere e divenire ciò che sono. Il loro potere di immaginare viene sistematicamente soffocato, la loro volontà immediatamente stroncata.

Ciò non viene fatto in modo intenzionale, certo, ma è frutto di un'eredità secolare, di un certo tipo di educazione che ci è stata impartita e anche di un marketing moderno che ci spinge a mettere i nostri interessi e desideri davanti a tutto e tutti, anche dinnanzi ai bisogni e alle necessità dei nostri figli.

Molti non vogliono rinunciare al loro tempo, per l’aperò, per andare fuori a cena, per andare a ballare... Insomma, neanche un minimo sacrificio.

Bambini e adolescenti d’ogni età passano dunque molte ore in assenza dei genitori, spesso in compagnia di uno schermo.

E spesso ci si dimentica quanto è importante impegnarsi ad essere dei genitori consapevoli.

Purtroppo, oggi si cerca di ottenere l'obbedienza tramite imposizione, attraverso un sistema di punizioni e ricompense, pretendendo che i ragazzi si comportino secondo le proprie aspettative e la propria volontà, ripetendo degli schemi che si sono subiti crescendo e che hanno portato la maggior parte delle persone a disconnettersi totalmente dalla propria vera natura. Si entra così a far parte di un circolo vizioso di edu-castrazione che conduce solo alla disperazione del rimpianto alla fine dei propri giorni.

Il punto è questo: la nostra cultura deve cambiare!

È giunto il momento di abbandonare quella vecchia psicologia che non ha mai veramente compreso la natura umana, e rivedere l'ideologia pedagogica che ha dominato gli ultimi secoli e tutte le teorie dell’esperienza umana, a partire dal concepimento.

La roccaforte della formazione devono essere i genitori, in primis. E questo significa che le neo-mamme e i neo-papà sono chiamati a liberarsi dai propri condizionamenti e riconnettersi con se stessi e con la propria verità interiore per poter assolvere nel modo migliore questo importantissimo compito.

La scuola deve poi trasmettere le nozioni necessarie ai leader del futuro per destreggiarsi nella nuova economia, attraverso un sistema che mira a sviluppare il potenziale di ognuno, e non a livellare le coscienze al conformismo ed alla mediocrità come accade oggi.

Ovviamente, ognuno poter seguire i suoi interessi e fare qualcosa di significativo, e anche le imprese devono essere coinvolte in questo grande cambiamento, guardando più alla vocazione ed all’atteggiamento interiore del singolo, piuttosto che pensare solo ai ricavi ed a ridurre i costi come la logica industriale impone. Inoltre, la formazione deve essere continua.

Ora, in queste poche righe ho scritto semplicemente come dovrebbero funzionare le cose a grandi linee. Se così fosse, il progresso della società sarebbe formidabile… ma io sono fiducioso e credo che ci stiamo arrivando.

Questa nuova economia ha portato con sé moltissima destabilizzazione (e altre importanti turbolenze economiche ci aspettano nei prossimi due o tre anni) ma sono convinto che chi ha abbracciato il cambiamento e non si fossilizza nel difendere lo status quo di un sistema ormai totalmente disfunzionale avrà il successo che merita.

Nei prossimi anni i cambiamenti saranno davvero moltissimi, e un giorno vivremo finalmente in un mondo dove tutti vivono una vita intenzionale potendo realizzare ciò che sono, vogliono, possono.

Questo è un compito molto importante che molti di noi sono chiamati a portare avanti.

Vi è un mondo (quello in cui siamo nati e cresciuti) che si sta letteralmente auto-distruggendo… ma vi è anche un mondo nuovo che sta germogliando ed è proprio questo che dobbiamo nutrire per cambiare le cose e offrire un mondo migliore ai nostri figli ed ai figli dei loro figli.

Il mondo dove veramente vogliamo vivere.

Per quanto concerne l’educazione, è fondamentale sviluppare il potenziale di ogni singolo bambino che, ricordo, viene al mondo biologicamente programmato per educare e realizzare se stesso. Non soffocarlo come è stato fatto sinora.

Va inoltre sottolineato che la nuova economia non premia più obbedienza e docile remissività, ma immaginazione creativa, audacia, coraggio, iniziativa personale, imprenditorialità, leadership!

A tal riguardo, dobbiamo partire dal presupposto che ognuno di noi è al mondo per un’intenzione: per necessità di vocazione!

Se è per questo, già nell’infanzia si possono cogliere i segni della propria vocazione. I bambini non vanno condizionati. Non dobbiamo interferire continuamente nelle loro vite come stiamo facendo, ma supportarli a fare ciò che veramente voglinono e occupare il loro spazio nel mondo.

Certo, ci sono delle regole che vanno seguite, ma non deve essere loro imposto di conformarsi al sistema che ha fagocitato noi tutti. Dobbiamo permettere loro di essere ciò che sono, e non contaminarli imponendo censure, repressioni, divieti e tabù.

Dobbiamo aiutarli a sviluppare il coraggio, l’audacia, la leadership e tutte le qualità necessarie in questa nuova economia, non dare loro in eredità le nostre preoccupazioni, i nostri dubbi e le nostre paure. A mantenere lo scintillio nei loro occhi e la vitalità, non spegnerli.

Altrimenti, se continuiamo a fare come abbiamo fatto sinora null’altro faremo che andare avanti a ripetere gli stessi errori di sempre. I bambini cresceranno attraverso un sistema di punizioni e ricompense che farà loro dimenticare chi sono veramente, a favore delle aspettative altrui e di una falsa immagine: una visione totalmente distorta di se stessi e del mondo che li circonda.

In fondo, questo è soprattutto un problema che riguarda la psicologia che abbiamo abbracciato. Una psicologia tradizionale che – sinora incapace di comprendere a fondo la natura umana – etichetta, diagnostica e categorizza a scapito della preziosa unicità di ogni essere umano; quando invece, come sottolineò lo psicologo statunitense James Hillman, "certe disfunzioni psichiche andrebbero localizzate nella disfunzionale visione del mondo che pretende di giudicarle."

Ripeto, le teorie dell’esperienza umana vanno totalmente riviste, a partire dal concepimento.

I bambini non sono una tabula rasa.

Non si tratta di “farli crescere”, ma di crescere insieme.

La società moderna non insegna ai bambini a pensare, ma a cosa pensare. Il risultato lo si può vedere a occhio nudo. L'intento dell'autore è dunque quello di spiegare, in modo semplice e facilmente comprensibile, i meccanismi del pensiero e condividere delle efficaci strategie e tecniche per poter utilizzare al meglio questo favoloso strumento; contribuendo così al percorso evolutivo del lettore verso la realizzazione del sogno che porta nel cuore: della propria immagine divina. È dedicato ai millennials, ai bambini di ogni età e ovviamente a tutti i genitori, che sono invitati a insegnare l'arte di pensare bene ai loro figli (leggi l'estratto del libro su questo link).

 

 

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