Il braccio esecutivo del governo invisibile

leadership psicologia Dec 27, 2017

La mia fascinazione per la propaganda (sinonimo di pubbliche relazioni moderne) è nata più di trent’anni fa, quando da bambino mi chiedevo: “perché le persone si comportano così?”

A quel tempo, non sapevo ancora che quella era la domanda principe delle Pubbliche Relazioni, che ha largamente contribuito agli sviluppi della propaganda moderna e del marketing a partire dagli inizi del secolo scorso.

Oggi ci ritroviamo a vivere in una società moderna che è stata letteralmente costruita sulle fondamenta della propaganda...

...si parla molto di fake news... ma in realtà viviamo in un mondo fake... totalmente dominati da una percezione distorta di noi stessi e dell'Esistenza.

Tutto questo non è iniziato solo nel secolo scorso, e la propaganda non nasce con Adolf Hitler e Joseph Goebbels, come taluni pensano.

Semmai, dalla Seconda Guerra Mondiale questo termine ha assunto un’accezione prettamente negativa, ma gli “inventori” della propaganda — il nome è stato cambiato in Pubbliche Relazioni proprio per questo motivo da Edward Bernays quando ha capito che questo formidabile strumento poteva essere usato con efficacia anche in tempo di pace  — non sono stati i nazisti. Loro si sono limitati a imparare la propaganda dagli alleati (Hitler pensava che uno dei motivi per cui avevano perso la WW1 era proprio legato al fatto che i tedeschi erano a suo tempo impreparati su questo fronte) e riproporla sotto l’egidia del Terzo Reich.

In realtà, le PR sono sempre esistite, e sostanzialmente la propaganda è una forma di comunicazione utilizzata per informare, influenzare, e dirigere la pubblica opinione.

Il nipote di Freud, e Padrino della propaganda moderna, ha così definito le Pubbliche Relazioni moderne: “Uno sforzo deliberato e continuativo per creare o modellare gli eventi ed influenzare le relazioni del pubblico nei confronti di una azienda, un'idea, un gruppo.

L’importanza delle news e dell’informazione risale ancor prima dell’invenzione della carta stampata, basti pensare che ai tempi di Giulio Cesare veniva distribuita l’Acta Diurna, un opuscolo scritto a mano alla stregua di un giornale.

Oggi viviamo nell’obesità d’informazione ed il panorama della comunicazione è ibrido e frammentato.

Risulta davvero difficile discernere la veridicità delle informazioni, e la credibilità delle fonti di informazione.

Le operazioni psicologiche (PSYOPS) sono sempre più raffinate e ampiamente utilizzate per influenzare la pubblica opinione ed ottenere consensi.

La propaganda è sistematica.

Come affermava Bernays, che considerava la propaganda essere il braccio esecutivo di quello che egli definiva come Governo invisibile: “Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto, ma che sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti e suggerisci cosa pensare.”

L’IN-FORMAZIONE non è mai neutra.

Quando accogliamo un pensiero o una idea e li prendiamo per veri li trasformiamo in credenze a cui conferiamo un potere enorme, facendoli diventare parte di noi.

La realtà che viviamo rispecchia fedelmente ciò in cui crediamo e di cui siamo convinti.

Dunque, se vogliamo cambiare qualcosa della nostra realtà dobbiamo dapprima iniziare a mettere in discussione le fondamenta su cui abbiamo costruito le nostre convinzioni.

Ti chiedi mai se ciò che credi di sapere corrisponde veramente alla realtà dei fatti...

...e alla verità?

 

 

Photo by G. Crescoli on unsplash

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