Il compito della propria vita è migliorare se stessi

leadership Jul 26, 2017

Lo psicologo statunitense Abraham Maslow, sosteneva che “Ciò che un uomo può essere, deve essere.”

Gli fa eco il filosofo Spinoza, scrivendo che “Essere ciò che siamo e divenire ciò che siamo capaci di divenire è l’unico scopo della vita.”

Essere… e divenire.

Molto semplicemente, noi siamo al mondo per divenire le nostre potenzialità.

Siamo nati per un’intenzione — per necessità di vocazione. Per essere uno strumento (e per usarli, gli strumenti a nostra disposizione!) e diventare una versione sempre migliore di ciò che siamo.

Come ci hanno insegnato molti grandi pensatori, come Gandhi ad esempio, il segreto di tutto è essere il cambiamento che vogliamo vedere realizzato nel mondo.

Dobbiamo essere noi il cambiamento. E questa non è solamente una massima da scrivere su Facebook o Instagram ma è un prezioso suggerimento da mettere in pratica!

Noi non possiamo cambiare gli altri… non possiamo cambiare il mondo… e dunque è inutile chiedere il cambiamento a gran voce… o parlare di cambiamento… è invece importante cambiare. Solamente in questo modo il mondo cambia, così come la nostra relazione con le altre persone (cambia il loro modo di percepirci, e conseguentemente il loro modo di porsi nei nostri confronti… e siccome ci influenziamo vicendevolmente… anche loro cambiano!).

A tal riguardo, trascrivo qui un paragrafo di Amadeus Voldben, uno dei miei autori preferiti di sempre, il quale scrivendo del Piano Divino dell’evoluzione evidenzia come l’opera dell’uomo deve consistere nel conformarsi alle leggi della vita, e prima di tutto alle leggi morali.

Egli scrive:

“Il piano di una città e il progetto dei singoli edifici non dipendono dall’operaio che dovrà lavorare alla costruzione. Da lui dipende bene eseguire e migliorare sempre più, nel compimento dell’opera.

L’uomo è l’operaio che spesso pretende di metter mano a ciò che non gli compete o di attribuirsi progetti non suoi, mentre trascura ciò che ha il dovere di fare.

È certo che vi sono un grande numero di cose che non dipendono dall’uomo, per le quali egli si affanna inutilmente. Solo poche dipendono da lui. A queste egli dovrebbe attendere con tutto il suo impegno.

La principale è quella di migliorare se stesso. Se attendesse solo a questo, costantemente, avrebbe adempiuto nel modo più giusto il compito della propria vita.

È la sola via per acquisire capacità sempre maggiori e rendersi idoneo per compiti più importanti.”

Ricorda: sei qui per diventare le tue potenzialità, non per vivere la vita di qualcun altro. Per realizzare la tua versione del successo, non quella che la società ha programmato per te!

Ti invito a riflettere sulle parole che ci ha donato Hermann Hesse, in Demian: “Ogni uomo ha una sola vera vocazione, trovare la via verso sé stesso… il suo compito è scoprire il proprio destino — non uno qualunque — e viverlo tutto fino in fondo e in modo risoluto dentro di sé. Tutto il resto è solo una falsa esistenza, un tentativo di evadere, un ritorno all’ideale di massa, è adattamento e paura delle propria interiorità.”

 
 
Photo by Razvan Chisu on unsplash

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