Italia: 70% dei bambini maltrattati in casa!

educazione genitorialità consapevole Jan 08, 2019

Stando ai risultati del primo Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia del Cesvi, tra il 60% e il 70% dei bambini (0-14) ha vissuto episodi di violenza in casa (fonte).

Dalle ricerche si evince che in Italia quasi sei milioni, tra bambini e adulti, sono o sono stati vittime di maltrattamenti durante l’infanzia.

Ovviamente, bisogna tener presente che queste sono semplicemente delle proiezioni parziali, e in realtà il numero potrebbe essere molto più elevato. A tal proposito, va detto che uno dei problemi principali è che si tratta di un fenomeno silenzioso... ma bisogna anche ammettere che alle nostre latitudini il maltrattamento all'infanzia è un argomento non ancora adeguatamente studiato a livello nazionale e se per questo non vi sono neppure delle leggi chiare in materia.

Come ha dichiarato Daniela Berneschi, l’intento che si cela dietro l’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia (indagine statistico-quantitativa elaborata da Cesvi con un team di ricerca che stima la vulnerabilità dei bambini al fenomeno del maltrattamento nei diversi territori italiani) è quello di “riportare l’attenzione su una serie di misure da adottare per arginare il fenomeno.” Tra queste, ha sottolineato la CEO e General Manager del Cesvi, “la necessità di dare vita a una Legge Quadro Nazionale sul maltrattamento all’infanzia creando strumenti normativi e amministrativi che facilitino la costruzione di politiche intergenerazionali di prevenzione.”

Come si può leggere sul sito del Cesvi: “Il maltrattamento all’infanzia rappresenta una delle più esecrabili emergenze sociali, non solo per la sproporzione di forze tra il maltrattante e il maltrattato e per il tradimento della fiducia dei bambini/e negli adulti, ma anche per le conseguenze di medio-lungo termine sulla salute e l’equilibrio psicologico dei maltrattati e più in generale su tutta la società.” (fonte).

Non dimentichiamo infatti "che tutto ciò che capita al bambino nei suoi primi anni di vita si ripercuote inevitabilmente sull'intera società, che psicosi, droga e criminalità sono l'espressione cifrata delle prime esperienze." (Alice Miller)

Chi ha subito maltrattamenti ripeterà molto probabilmente gli stessi comportamenti. Questo purtroppo si ripete di generazione in generazione, in quanto coloro che sono stati "educati" a suon di ceffoni hanno la forte tendenza a ripetere lo stesso e identico schema con i propri figli, spesso inconsciamente, non rendendosi conto di ciò che stanno facendo e dei danni che stanno causando.

Ad oggi, purtroppo, molti genitori sono ancora favorevoli alle punizioni corporali e più di un quarto dei genitori italiani (stando ai sondaggi, ma in realtà credo siano molti di più) pare utilizzi regolarmente schiaffi, sculaccioni e scappellotti come “misura educativa”.

A tal riguardo, è sempre bene sottolineare che picchiare un bambino non ha niente di educativo.

Picchiare è violenza.

Va inoltre ricordato che l’evidenza scientifica dimostra in modo inequivocabile che le conseguenze delle punizioni corporali sono decisamente molto negative. Le ricerche condotte negli ultimi 50 anni dimostrano senza ombra di dubbio che le conseguenze delle punizioni corporali sono praticamente le medesime di quelle di abusi più gravi, riguardano una varietà di problemi di natura neurologica e psicologica e hanno un impatto molto negativo, non solo sull’individuo ma sulla società intera. Non c’è una singola ricerca i cui risultati dimostrano il contrario (fonte). Chi dice che le punizioni corporali non hanno conseguenze sta semplicemente esprimendo una sua opinione personale, che non è assolutamente supportata dall’evidenza scientifica.

In Europa, e non solo, le cose stanno però finalmente cambiando e molti paesi considerano qualsiasi forma di punizione corporale priva di ogni potere educativo.

Alzare le mani contro i bambini non li rende più docili, duttili, obbedienti, bravi. Al contrario è una violazione della loro integrità, dimostra una totale mancanza di rispetto verso la dignità umana, li sminuisce indebolendo l’autostima e facendoli sentire indifesi, arrabbiati, frustrati, stressati. Per questi motivi, il Consiglio d’Europa ha messo al bando le sculacciate e definito queste pratiche come degradanti. (fonte, fonte)

Oggi, stiamo assistendo a un grande cambiamento e in diversi paesi questi sistemi correttivi sono stati vietati per legge (fonte). In Svezia, ad esempio, il diritto dei genitori a sculacciare i propri figli è stato rimosso nel 1966 (fonte) e la pratica è rigidamente proibita dalla legge dal 1979. La Francia è stata l’ultima dei paesi europei occidentali: nel 2017 (fonte).

In Italia, nel 1996 la Corte Costituzionale si è espressa contro ogni forma di percossa nei confronti dei bambini: Sez. 6, Sentenza n. 4904 del 18/03/1996… ma per il momento, purtroppo, non fa ancora parte della lista dei paesi che hanno abolito le punizioni corporali ai bambini...

 

 

Photo by Japheth Mast on unsplash

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