La strategia numero uno per migliorare se stessi
Jun 03, 2018Io penso che il fine della nostra esistenza sia sostanzialmente quello di migliorare noi stessi e ispirare/aiutare gli altri a fare altrettanto.
In realtà, le cose non sono poi così difficili come tendiamo a credere (abbiamo una forte tendenza a complicare sempre tutto...). Infatti, è nella nostra natura voler diventare tutto ciò che possiamo diventare… (“Essere ciò che siamo e divenire ciò che siamo capaci di divenire è l'unico scopo della vita.” Spinoza) e semplicemente volendo la stessa cosa anche per gli altri tutto sarebbe molto diverso da come realmente è al giorno d’oggi…
In altre parole, quel che sto cercando di dire è che è cooperando che possiamo realizzare tutto ciò che veramente vogliamo… e non facendoci lo sgambetto, cercando di ottenere ciò che vogliamo a scapito degli altri.
Fatto è che la società in cui viviamo e lavoriamo è stata fondata sui principi di scarsità e competizione… e dunque quel che facciamo è competere, l’uno contro l’altro, per delle risorse che crediamo limitate… (in realtà, come diceva Gandhi, "La Terra ha abbastanza risorse per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di pochi").
Ma questo… dove ci ha portati?
Lo possiamo vedere a occhio nudo: in un mondo caotico dove non sappiamo più relazionarci positivamente con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda.
Andare avanti in questa direzione non ha senso… o forse ce l’ha per chi, senza scrupoli, lucra su queste dinamiche per il proprio tornaconto, ma il premio per la collettività sono solo miseria e dissapori… quando invece tutti potrebbero vivere la vita che veramente desiderano.
Oggi si parla tanto, tantissimo di auto-aiuto e di migliorare se stessi… ma molto spesso ci dimentichiamo che noi siamo degli animali sociali e diamo il meglio di noi stessi quando aiutiamo gli altri, mettendoci al servizio.
In fondo, alla base di tutto ci sono le nostre relazioni: il sistema è un insieme di relazioni, di elementi che interagiscono fra loro e sono proprio tutti questi elementi, insieme, i costituenti del cambiamento… come ha sottolineato Nicholas Christakis, quel che sappiamo è che gli schemi di connessione e l’architettura dei legami attorno a noi ci influenzano profondamente…
...e questo riguarda anche internet…
È scientificamente provato che la strategia numero uno per migliorare se stessi in ogni area dalla propria vita è coltivare delle reti sociali (dei social networks), circondandoci di persone con la stessa mentalità di crescita.
Quel che sappiamo è che ci influenziamo vicendevolmente: il nostro modo di essere, la nostra mentalità e le nostre emozioni sono altamente contagiosi. Detto molto semplicemente: abbiamo la tendenza a diventare proprio come coloro che più frequentiamo. Iniziamo a pensare, a sentirci, a comportarci esattamente come loro… e non dimentichiamo che anche i nostri amici fanno parte di un loro network e frequentano altre persone che hanno una certa influenza su di loro... (e indirettamente anche su di noi).
Noi tutti siamo facilmente influenzabili e quel che facciamo è usare inconsciamente il comportamento altrui per stabilire i nostri standard di condotta e per fare le nostre scelte.
Questo per il semplice motivo che abbiamo un innato desiderio di appartenenza ed un gran bisogno di essere accettati dagli altri (non a caso, pare che siamo praticamente la media delle persone con cui passiamo la maggior parte del nostro tempo… e questo anche in termini di reddito!).
In realtà, questo discorso vale per qualsiasi informazione che scegliamo di accogliere e ospitare in noi. Le informazioni non sono mai neutre e prendono una forma dentro di noi: danno forma a chi siamo. Stessa cosa per i libri che leggiamo, i corsi a cui partecipiamo, le conversazioni con altre persone, i contenuti televisivi e ovviamente… come detto… il nostro entourage.
In sintesi, per quanto riguarda le tue amicizie, ti comporti e diventi come coloro che maggiormente frequenti. Ad esempio, se le persone che frequenti generalmente si lamentano di continuo, sono dedite al gossip, e sono scese a compromesso con la mediocrità, pian piano inizierai anche tu a scivolare in questo tipo di vittimismo.
Devi veramente fare moltissima attenzione, in quanto si tratta di un processo inconscio e spesso graduale. Ovvero, non te ne accorgi neppure. Senza che te ne rendi conto, diventi proprio come queste persone: un lamentante, una vittima. Ciò, ovviamente, funziona anche al contrario. Se frequenti persone che più si allineano alla vita che vuoi, sono per te una fonte di ispirazione, danno un profondo significato a ciò che fanno e credono nelle possibilità di creare la vita che davvero vogliono e salire ad un livello superiore, allora anche tu presto raggiungerai ciò che vuoi sulla via per divenire ciò che puoi.
Per questo, il suggerimento migliore che ti posso donare è quello di scegliere con cura il tuo entourage. Mi raccomando, scegli saggiamente e influenza gli altri positivamente, ispirandoli a fare ciò che li ispira e diventare ciò che possono.
"Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso." Gandhi
”Lo scopo della vita non è quello di essere più o meno felici, ma di rendere se stessi e gli altri migliori." Amadeus Voldben
L'unica certezza è il cambiamento, e nella caotica complessità del mondo moderno è alquanto facile distrarsi, perdersi e lasciarsi sfuggire le opportunità di realizzazione che questa nuova economia offre. Per questo motivo, è davvero importantissimo essere molto chiari su quel che si vuole, raffinare le proprie doti di leadership e creare la propria realtà di vita attorno alle proprie priorità per realizzare chi si è e ciò che si vuole veramente fare — il proprio vero scopo. Il fine di questo libro è proprio quello di supportarti in questa impresa (leggi l'estratto del libro su questo link).
Photo by Fernanda Marin on unsplash
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