Ticino: promosso in matematica, bocciato in economia

educazione formazione leadership Mar 23, 2019

Nel 2009, con il debutto della Cina nei test standardizzati internazionali, gli studenti di Shanghai hanno sorpreso gli esperti ottenendo dei risultati fenomenali.

I risultati dei giovani americani non sono stati eccelsi, e questo ha portato la leadership USA a paragonare questa situazione al lancio dello Sputnik nel 1957, che ha spinto il Paese a fare dei grossi investimenti e vincere la corsa allo spazio. Con il timore di essere meno competitivi sul palcoscenico economico globale, la risposta a stelle e strisce è dunque stata: “più scuola!” e più standardizzazione nel curriculum e nei metodi, con l’obiettivo di emulare il sistema educativo cinese (fonte).

Contrariamente a quanto si possa pensare, i leader cinesi non sono per niente soddisfatti che i loro ragazzi ottengano i migliori risultati nelle rilevazioni internazionali delle competenze. Il Direttore della International Division of Peking University High School, Jiang Xuaqin, ha addirittura dichiarato che gli alti punteggi ottenuti dai loro studenti sono in realtà un segno di debolezza (fonte). Le scuole cinesi sono molto brave a preparare i loro allievi per i test standardizzati, ma i difetti dei loro metodi educativi sono ben noti e soffocano qualità come creatività e imprenditorialità, basilari per avere successo nella nuova economia.

Un recente studio condotto da IBM, che ha visto coinvolti oltre 1’500 CEO e leader del settore pubblico in 60 nazioni, lo dimostra in modo inequivocabile: la creatività è ora la più importante qualità di leadership per il successo nel business (fonte). E, per fare eco a Yong Zhao, professore alla School of Education presso l’Università del Kansas, oggi per avere successo gli studenti devono funzionare come degli imprenditori (fonte).

Questo dovrebbe far riflettere, anche alle nostre latitudini.

Dal rapporto cantonale sullo studio PISA 2015 emerge che gli allievi quindicenni ticinesi si posizionano in cima alle classifiche in matematica, mentre i risultati in scienze sono buoni e in lettura medi (fonte 1, 2, 3, 4). Il Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport M. Bertoli ha commentato l’esisto dei test dicendo che l’ottimo risultato ottenuto in matematica è un segnale positivo e ha elogiato la qualità del modello educativo ticinese, che si distingue anche in termini di equità (fonte).

A prima vista, si potrebbe certamente essere d’accordo con Bertoli, ma se guardiamo le cose da un punto di vista più ampio ci rendiamo conto che nella nuova economia il primato negli standard è diventato una pecca. Nel prossimo futuro, sempre più tempo sarà dedicato ad attività che le macchine non possono replicare, richiedendo più abilità sociali/emotive, creatività e capacità cognitive più avanzate. La rivoluzione post-industriale è qui e sono le “abilità umane” a essere importanti. Per questo, come ci ricorda il miliardario cinese Jack Ma, non dovremmo continuare a cercare di competere con i robot… ma mettere in seria discussione l'organizzazione scolastica standardizzata.

 

 

L'unica certezza è il cambiamento, e nella caotica complessità del mondo moderno è alquanto facile distrarsi, perdersi e lasciarsi sfuggire le opportunità di realizzazione che questa nuova economia offre. Per questo motivo, è davvero importantissimo essere molto chiari su quel che si vuole, raffinare le proprie doti di leadership e creare la propria realtà di vita attorno alle proprie priorità per realizzare chi si è e ciò che si vuole veramente fare — il proprio vero scopo. Il fine di questo libro è proprio quello di supportarti in questa impresa (leggi l’estratto del libro su questo link).

Photo credit by Antoine Dautry on unsplash

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