Luoghi energetici: Bellinzona
Oct 30, 2017
Un paio di settimane fa, siccome uno dei bimbi partecipava a una mezza giornata organizzata dal WWF in quel di Bellinzona, ne abbiamo approfittato per visitare alcuni luoghi energetici della città.
Stando al libro di Claudio Andretta, i luoghi principali sono i tre casetelli (che appartengono al patrimonio culturale dell'umanità UNESCO) e dintorni, Piazza colleggiata, San Biagio e Santa Maria delle Grazie.
In quel giorno, noi ci siamo limitati ai castelli, alla chiesa dei Santi Pietro e Stefano e ne abbiamo poi approfittato per fare un giro per le vie della capitale (dove il sabato ci sono i mercatini).
Di seguito alcune fotografie.
Qui siamo al Castello di Sasso Corbaro...
...e da qui si può godere di una bellissima vista panoramica di tutta la città.
...Castel Grande compreso.
Siamo poi scesi al Castello di Montebello...
...e da qui il panorama...
...è decisamente... magico!
Infine, siamo andati a visitare Castel Grande. Da qui una fantastica vista dei castelli che abbiamo visitato precedentemente...
...abbiamo poi visitato la Chiesa dei Santi Pietro e Stefano...
...e fatto un bel giro per le vie della città...
Un appunto interessante riguarda lo stemma cittadino. Dal libro: "Il drago serpeggiante sullo stemma della città di Bellinzona, già utilizzato nel Medioevo dalla famiglia Visconti di Milano, rappresenta perfettamente con una sola immagine il carattere di questo percorso energetico e le sensazioni da esso trasmesse. Da un punto di vista simbolico e animista si potrebbe dire che la testa del drago si trova presso le rocce lisce di Sasso Corbaro, la schiena sulle vene granitiche sul dosso della collina di Castelgrande, e la coda è rappresentata dalla durissima roccia su cui si trovano il masso copellare e lo scivolo a Castelgrande. Masso coppellare e scivolo sopra, masso coppellare e scivolo sotto. Coscienza e vitalità, collegate al culto e alla fertilità, sono proprietà degne di un drago."
Bellinzona è una città dove si respira una bella energia. Consiglio di visitarla.
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